Proprio delle Messe

La Santa Madre Chiesa, che considera la significativa diversità dei vari popoli e l’accoglie anche nella Sacra Liturgia, ritiene necessaria la formulazione dei libri liturgici propri. Il Concilio Vaticano II, infatti, ritenendo indispensabile l’estensione della Chiesa “a tutte le regioni per entrare nella storia degli uomini, e insieme trascendere i tempi e le frontiere dei popoli ” desidera che “tutto ciò che di verità e di grazia era già riscontrabile, per una nascosta presenza di Dio, in mezzo alle genti, essa lo purifica e lo restituisce al suo Autore: Cristo, che rovescia il regno del demonio e allontana la multiforme malizia del peccato. Perciò quanto di buono si trova seminato nel cuore e nella mente degli uomini o nei riti particolari e nelle culture proprie dei popoli, non solo non va perduto, ma viene sanato, elevato e perfezionato per la gloria di Dio, la confusione del demonio e la felicità dell’uomo ” (LG 6; LG 17; AG 9).

Quando fa memoria della vita dei santi la Chiesa racconta e proclama la gloria e la misericordia divina. Infatti, questi nostri fratelli e queste nostre sorelle non sono altro che il riflesso della gloria di Dio, il “tre volte santo”.

Quando nella chiesa si celebra una particolare memoria, si dà la possibilità ai credenti di avere un modello da imitare.

È un bene raccogliere il nostro ricco patrimonio di fede e di santità, per farne uso liturgico conveniente, secondo le forme espressive della sensibilità contemporanea, ma sempre nel rispetto dei principi e delle norme promosse dalla riforma liturgica e suggerite dal Concilio Vaticano II.

Di qui la necessità di libri liturgici propri della Chiesa particolare.

Il nostro Proprio Diocesano, con Decreto Pontificio della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che in data 20 maggio 2015 prot. N° 300/15 approvava il Calendario Diocesano, e con Decreto N° 94/15 del 10 marzo 2015, ne approvava le Messe e il Lezionario, viene a regolarizzare ciò che già esiste nella nostra Chiesa particolare. Il nuovo Proprio delle Messe e il nuovo Lezionario raccolgono le celebrazioni particolari della nostra diocesi in onore dei Santi che la nostra Chiesa particolare ha generato dal proprio seno, o che le sono stati donati da altre Chiese. Tutti i santi accolti come particolarmente significativi per la vita ecclesiale sono il patrimonio più prezioso di una Chiesa particolare, il segno più luminoso dell’inserimento del Vangelo in un territorio di un popolo. Il loro culto, pertanto, è elemento essenziale della sua identità.

In questa luce avviene la promulgazione del Proprio Diocesano che, insieme con tutti gli altri segni pastorali e spirituali che la nostra Chiesa particolare sta vivendo, è per tutti uno stimolo a ravvivare la consapevolezza di queste nostre tradizioni e a viverle in maniera sempre più autentica.

Sia per il presbiterio un nuovo impulso all’amore verso la nostra Chiesa particolare, vista non solo come luogo delle sue fatiche pastorali, ma anche come sorgente di grazia che alimenta e sostiene, oggetto della sua donazione personale, luogo di comunione e di incontro tra le diverse generazioni, nel cammino verso il Regno di Dio.

La Beata Vergine Maria ci preceda e ci accompagni nel cammino verso il Regno, in attesa di poter essere, anche noi, ammessi nella Gerusalemme celeste.

Nel rendere grazie con gioia al Signore per questo felice traguardo che ci ha consentito di raggiungere

 

DISPONGO

 

che le Messe Proprie della nostra diocesi e il relativo Lezionario vengano utilizzati con uso obbligatorio in tutto il territorio diocesano a partire dal 6 ottobre 2015, Dedicazione della Chiesa Cattedrale.

 

Catanzaro, 29 giugno 2015                                    

Vincenzo Bertolone