Un “Sì” totale: l’Ordinazione Diaconale di Pierpaolo sotto il segno dell’Immacolata Concezione

Domenica 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, presso la Basilica “Maria SS. Immacolata” in Catanzaro, si è vissuta l’Ordinazione Diaconale del giovane accolito Pierpaolo Antonio Madia.

Durante la celebrazione eucaristica, S.E. Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, ha consegnato alla comunità un messaggio di fede e speranza, legato indissolubilmente alla figura della Vergine Maria e alla chiamata universale di ciascuno alla santità.

 

Nella sua omelia, Mons. Maniago ha richiamato l’importanza dell’Avvento come “tempo forte”, un periodo di risveglio interiore e di attesa per accogliere la luce di Cristo che squarcia le tenebre del mondo. In questo cammino di fede Maria è il modello supremo. Lei, scelta e amata da Dio fin dal principio, ha saputo dire il suo “sì” con piena dedizione, divenendo strumento privilegiato del progetto di salvezza divina.

Maria, concepita senza peccato e resa “piena di grazia”, ci ricorda che anche noi siamo stati pensati e amati da Dio fin dal principio. L’Arcivescovo ha esortato i fedeli a contemplare la bellezza della Vergine non solo con ammirazione, ma con una consapevolezza che scuote: “Anche tu sei pieno di grazia, anche tu sei piena di grazia. Anche tu sei chiamata, chiamato da Dio”.

 

In questo contesto di riflessione e di grazia si inserisce la chiamata di Pierpaolo al diaconato. Il Presule ha sottolineato, infatti, come ogni vocazione sia parte di un grande progetto d’amore. Pierpaolo, come Maria, è stato pensato e scelto per un servizio speciale: essere strumento della presenza salvifica di Dio in mezzo al Suo popolo.

“Pierpaolo è un privilegiato”, ha detto l’Arcivescovo, “privilegiato perché gli verrà chiesto di rinunciare a tante cose, anzi di scegliere di mettersi in gioco, di mettere in gioco la sua libertà. Sì, perché Pierpaolo da oggi non sarà più libero. Metterà le sue mani nelle mani del Vescovo, promettendo obbedienza al Signore e agli strumenti che il Signore mette nella sua strada per indicargli la via. […] Da oggi, la sua vita sarà segnata da una libertà donata, non trattenuta, e da una preghiera che non sarà più solo personale, ma offerta ogni giorno per il bene della Chiesa e del popolo di Dio”.

Nel suo nuovo ministero, Pierpaolo sarà chiamato a incarnare un amore fedele e totale. Questo amore non conosce limiti di tempo o spazio, ma si estende a tutto il popolo che Dio ama.

Il diaconato non è un piedistallo, ma una discesa nel servizio. Come Gesù si è chinato per lavare i piedi ai discepoli, così Pierpaolo è chiamato a inginocchiarsi, a piegarsi verso i bisogni degli altri, a essere testimone di un amore che non si esaurisce mai.

 

In conclusione, Mons. Maniago ha rivolto un appello a tutta l’assemblea: “Oggi è il giorno in cui, aiutati, sostenuti, incoraggiati, provocati da Maria Immacolata, siamo chiamati a dire il nostro sì, un sì vero, come è stato quello di Maria, e che adesso ripeterà solennemente anche il nostro Pierpaolo. Un sì che oggi invito tutti voi a ridire nel vostro cuore. […] Sì alla vostra vocazione, perché risplenda, si realizzi giorno per giorno, sempre di più per il vostro bene, per il nostro bene. Un bene di un popolo che deve testimoniare al mondo una vita nuova”.