Trekking Serra San Bruno accessibile a tutti per un’esperienza unica di fraternità

L’inclusione è esperienza di un’autentica fraternità che si esprime nella reciprocità e nell’accoglienza.

Con questo spirito si è svolto sabato 1 aprile, nell’ambito del turismo accessibile, l’evento promosso dall’Ufficio per la Pastorale delle Persone con Disabilità dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, le Sezioni Provinciali ENS (Ente Nazionale Sordi) di Catanzaro e Crotone, il Consiglio Regionale ENS Calabria, l’Agenzia “Sognare Insieme Viaggi” e il Parco Nazionale delle Serre.

 

La giornata si è svolta nel contesto naturalistico del Parco Naturale Regionale delle Serre nel territorio di Serra San Bruno (VV), dove si è cercato di narrare e far riscoprire, in maniera originale, la bellezza di questo luogo: un vero e proprio museo a cielo aperto, che fu scelto da San Bruno, negli ultimi anni della sua vita, per vivere nel silenzio la sua relazione col Signore.

 

I partecipanti, dopo essere stati accolti dal Sindaco, dal Commissario e dal Direttore del Parco presso il piazzale della Certosa, sono partiti per l’escursione guidata con servizio di interpretariato LIS (Lingua dei Segni Italiana) e attraverso i boschi sono giunti fino al Santuario Regionale “Santa Maria del Bosco”, luogo in cui sorge il dormitorio in cui San Bruno concluse la sua vita terrena.


La giornata è poi proseguita con la visita del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, la Senatrice Clotilde Minasi e l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Emma Staine.


Nel pomeriggio, i partecipanti e i loro accompagnatori si sono spostati nel centro storico di Serra San Bruno, dove, nella Chiesa dell’“Addolorata”, l’Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago ha benedetto i rami di ulivo e di palma e si è recato in processione con i fedeli, facendo memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, verso la Chiesa di “San Biagio” dove ha presieduto la Santa Messa della Passione del Signore tradotta anch’essa nella Lingua dei Segni.


Nell’omelia l’Arcivescovo, dopo aver espresso tutta la sua gratitudine e la sua gioia per questa iniziativa, ha invitato ciascuno ad aprire il cuore e ad accogliere Cristo, che entra nella nostra vita, ci offre nuovi orizzonti di speranza e permette a ciascuno di noi di fare esperienza del suo amore che salva. Solo con questo sguardo di fede possiamo scorgere Gesù che ci viene incontro, entra nella nostra vita e cammina a fianco a noi.