Carissimi, con la Domenica delle Palme, iniziamo un tempo liturgico molto particolare. È una Domenica che porta con sé una duplice tonalità: da una parte, la gioia per l’accoglienza del Signore che viene – viene nelle nostre vite, nelle nostre comunità – dall’altra, la consapevolezza che stiamo entrando in una settimana che ci condurrà sul Golgota, al Calvario, sotto la croce. Con questa Domenica ha inizio la Settimana Santa, un tempo profondamente toccato dalla grazia di Dio, per tutti coloro che desiderano mettersi in cammino.
La processione delle Palme assume quest’anno un significato ancora più simbolico: ci invita a diventare discepoli di Gesù in cammino, pellegrini con una meta ben precisa, che è la Pasqua del Signore. Un cammino che richiederà impegno, fatica, ma che sarà anche pieno di momenti forti e significativi. Non siamo soli in questo percorso. A guidarci è lo stesso Gesù, che ci accompagnerà: il Giovedì Santo, durante la Messa in Cena Domini, ci siederemo intorno alla mensa, dove rivivremo il dono eucaristico. Un dono fatto da Cristo che si china per servire la nostra vita; il Venerdì Santo, cammineremo con Lui sulla Via della Croce, ripercorrendo le tappe della sua passione fino al grido d’amore sulla croce: “Padre, perdona loro”. Anche noi saremo lì, pellegrini, seguendo Gesù su questa via, che è sì contemplazione del dolore, ma anche fonte di motivazione e di speranza. In questo cammino, anche la Naca, che vivremo nella nostra città di Catanzaro, insieme alla Via Crucis e ad altre espressioni della pietà popolare, renderanno ancora più forte il senso del nostro pellegrinaggio. Sempre in cammino, ma dietro a Gesù, perché lui è la nostra guida. Dov’è la speranza? È quella che siamo chiamati a far risorgere nel cuore durante il silenzioso Sabato Santo. La speranza di chi crede nel progetto di Dio, un progetto che attraversa anche la prova, la sofferenza e persino il fallimento apparente, ma che infine si realizza pienamente.
Noi ci crediamo. Crediamo nel progetto di Dio, fondato sull’amore che nasce dal dono totale del Signore per ciascuno di noi. È un progetto che vale la nostra fede. E questa fede alimenta la nostra speranza. Ed è in questa speranza che ci prepariamo a vivere la Pasqua di Risurrezione, cuore della nostra fede e culmine del nostro cammino.