S.E. Mons. Maniago esorta gli studenti: “chiediamo al Signore Gesù di insegnarci a cogliere l’opportunità  di vivere la scuola da protagonisti”

 

“Cari ragazzi e ragazze, in questo nuovo anno scolastico sono e mi sento vicino a voi, perché l’inizio rappresenta sempre una sfida importante e stimolante. E in questo inizio chiediamo al Signore Gesù di insegnarci a cogliere l’opportunità  di vivere la scuola da protagonisti”.

Queste le prime, significative e incisive parole pronunciate dall’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace S.E. Mons. Claudio Maniago, rivolte ai giovani che hanno gremito la Basilica dell’Immacolata, per partecipare alla Santa Messa per l’inizio del nuovo anno scolastico promosso dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Scolastica.

“Cari ragazzi – ha continuato l’Arcivescovo – cerchiamo di capire tutti insieme che la scuola non è solo un’organizzazione e un ambiente per trasmettere nozioni e insegnare, che è certamente una missione importante; la scuola è anche un luogo dove si impara a vivere relazioni nuove e fraterne, dove si impara a essere uomini e donne di pace. Fidatevi dei vostri insegnanti che cercano di trasmettervi la bellezza della vita; e voi insegnanti fidatevi dei ragazzi, del loro desiderio di essere protagonisti e del loro desiderio profondo di felicità che il Signore ha messo nel loro e nei nostri cuori”.

“Per questo – ha concluso Maniago – auguro a tutti, dirigenti scolastici, insegnanti, personale tutto e studenti, che questo sia davvero un anno di crescita e di speranza. Per riuscirci vi chiedo di guardare a Gesù, guardare alla Croce, cercando di mantenere il Signore vicino a noi perché ci parla di speranza, di amore, di amicizia, di pace”.

 

Anna Maria Fonti Iembo, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale Scolastica, nel caldo e appassionato messaggio rivolto all’Arcivescovo, agli insegnanti e agli studenti, ha sottolineato che “l’educazione è un fatto di amore e di responsabilità e la scuola ne è l’ineludibile protagonista. Certo la giustizia e il diritto sono componenti essenziali della Pace, ma non bastano: la giustizia deve trovare compimento nell’amore e nella carità. Auguro che la nostra amatissima scuola semini a profusione la semente dell’amore per un nuovo umanesimo di pace”.

 

Significativi i segni e i doni consegnati all’Arcivescovo al momento dell’offertorio, come spiegato da Rosaria Marino, responsabile diocesana per l’Insegnamento della Religione Cattolica: il miele offerto dall’Istituto Comprensivo di Borgia, il vino prodotto dagli studenti dall’Istituto Superiore Agrario “Vittorio Emanuele II”, l’ulivo offerto dall’Istituto Comprensivo di Taverna e un quadro, opera dell’artista Attilio Benincasa, dal titolo “Fratellanza”, raffigurante un abbraccio circolare tra tante persone come segno di pace e fratellanza.

 

Alla celebrazione era presente Vito Primerano in rappresentanza del direttore generale Antonella Iunti dell’Ufficio Scolastico Regionale.  

La solenne liturgia è stata animata dall’Orchestra “Verdi Note” e dal “Coro Arcobaleno” guidato da Ilenia Giampà.