S.E. Mons. Claudio Maniago ha ordinato Presbitero il giovane diacono don Paolo Calabretta

 

Grande gioia per l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace in una calda domenica d’estate: ieri pomeriggio, domenica 9 luglio, presso la Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro, mediante l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria da parte dell’Arcivescovo, S.E. Mons. Claudio Maniago, è stato ordinato Presbitero il giovane diacono don Paolo Calabretta.

 

Don Paolo, originario della Parrocchia “Nostra Signora di Lourdes” di Catanzaro, dopo aver preso il diploma di maturità scientifica e la laurea in Fisioterapia e terapia occupazionale, ha iniziato il suo percorso di studi e di discernimento presso il Pontificio Seminario Teologico Regionale “San Pio X” di Catanzaro che lo ha portato a dire, ieri, quell’eccomi che racchiude in sé l’offerta di una vita.

 

L’Arcivescovo, nella sua omelia, riprendendo l’invito alla gioia ascoltato nella prima lettura, ha sottolineato che anche la Chiesa di Catanzaro-Squillace deve gioire «perché il Signore si ricorda di noi, viene in mezzo a noi e ci stupisce con il dono di un nuovo presbitero. […] Attraverso i gesti e le parole di don Paolo, ma soprattutto attraverso il suo cuore, abbiamo la certezza che il Buon Pastore non ci lascia soli e continua a offrirsi per noi, perché abbiamo la vita e l’abbiamo in abbondanza».

Ha poi evidenziato che il giogo di cui Gesù parla nel Vangelo viene da Lui proposto come «[un giogo] che rende la vita più leggera e aiuta a portare i pesi con più dolcezza» e ha invitato a lasciarsi «scuotere dalla parola di Gesù che oggi ci invita: “Venite a me”, un invito appassionato di chi conosce le nostre fatiche e le nostre tribolazioni, che conosce la nostra ricerca estenuante di un vero ristoro».

 

Mons. Maniago si è infine rivolto al novello presbitero: «Carissimo don Paolo, tu sarai a servizio di questo Vangelo, di questa buona notizia da annunciare a chiunque incontrerai in tutta la tua vita […], invitando tutti ad andare a Lui, senza paura, per un vero ristoro della loro vita. […] San Vitaliano, nella cui novena celebriamo questa ordinazione, ti sia sempre amico ed esempio, per una vita consumata senza sconti, testimoniando sempre Gesù, mite e umile di cuore».