L’esperienza di una Chiesa missionaria

Mons. Maniago e un gruppo di sacerdoti in Albania

 

La statua della Vergine della Consolazione che porta con sé i segni della devastazione e della violenza può rappresentare il simbolo che racchiude l’esperienza vissuta dall’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago che, con un gruppo di sacerdoti diocesani, si è recato in Albania per la tradizionale uscita estiva organizzata dalla diocesi e dal tour operator “Sognare Insieme”.

 

Un cammino di fede con il proprio pastore, ricco di fraternità sacerdotale e segnato dalla testimonianza di altri confratelli che hanno pagato con la vita la testimonianza del Vangelo”. Così don Vincenzo Arturo Grillo, a nome del gruppo di sacerdoti, ha voluto sintetizzare il valore dell’esperienza vissuta in una terra ricca di cultura, fede, storia e tradizione, ma segnata da cinquant’anni di comunismo, sempre più impegnata nella ricostruzione di un tessuto sociale e religioso devastato e messo a dura prova.

 

E, infatti, il pellegrinaggio è iniziato a Scutari, la piccola Auschwitz albanese, nella palazzina della “Sigurimi” che fu la sede della polizia segreta del regime e dove oggi è stato realizzato un museo dedicato alle vittime del regime. Qui il gruppo ha incontrato le Sorelle Povere di Santa Chiara e l’Arcivescovo Metropolita Angelo Massafra.

 

Da Scutari a Berat, oggi patrimonio dell’Unesco, il gruppo è stato accolto dal vescovo di Valona, monsignor Giovanni Peragine e ha visitato la comunità della “Piccola famiglia dell’Assunta” che gestisce una casa di accoglienza per disabili: si tratta di religiose che nel silenzio e nella discrezione, dalla diocesi di Rimini sono venute in Albania per realizzare un servizio verso gli ultimi.

Un popolo assetato di spiritualità che richiama un po l’esperienza della Chiesa delle origini”: monsignor Peragine così descrive la realtà del Sud Albania, dove non c’erano cattolici. Si deve alla visione profetica del Nunzio Apostolico Ivan Diaz, l’intuizione di mandare in questi luoghi i tanti missionari italiani desiderosi di testimoniare il Vangelo, dopo anni di dittatura.

 

Monsignor Peragine, missionario barnabita, oggi racconta di tanti convertiti al Vangelo, di battesimi, ma soprattutto di esperienze di formazione umana e religiosa per parlare di Dio in un paese ateo (l’ateismo era religione di Stato). A Berat anche la visita del prestigioso “Museo Onufri”, negli spazi occupati dall’ex cattedrale ortodossa dedicata alla Dormizione di Maria e dove sono esposte numerose icone datate tra il XIV e XX secolo e oggetti liturgici.

 

Durante la visita di Valona, S.E. Mons. Claudio Maniago ha condiviso con i sacerdoti una significativa riflessione richiamando la bellezza dello stare insieme e il valore della comunione presbiterale. “L’immagine di Dio che ci portiamo dentro, nella nostra storia e nella nostra vocazione – ha detto Maniago – è quella del vasaio; un vasaio che non demorde, che ci mette il proprio entusiasmo per aprirci strade di bene. Con la stessa caparbietà di Dio – ha aggiunto l’Arcivescovo – dobbiamo cercare di non stancarci mai nel nostro servizio che deve essere un ministero che abbia il respiro della speranza che ha in Dio la sua fonte primaria”.

“Spendiamoci sempre – ha esortato il presule – per il progetto di Dio e non per i nostri progetti personali, con il Vangelo in mano e con la forza dei Sacramenti. Qui in Albania abbiamo potuto cogliere tutto questo nell’esperienza dei missionari e abbiamo avuto modo di scoprire ancora di più la presenza di Dio nella storia, una presenza che necessita della nostra testimonianza anche nella persecuzione: quello che oggi rimane sono perle preziose attraverso la storia di uomini che si consegnano nella gioia del Signore”.

 

Una consegna quella dell’Arcivescovo ai sacerdoti che è stata impreziosita dal coincidente anniversario di ordinazione sacerdotale di don Gregorio Rattà e di don Mario Olanda. Dal loro cuore il ringraziamento al Vescovo e ai compagni di viaggio unito alla lode per il meraviglioso e gratuito dono del sacerdozio.