L’Arcivescovo ha incontrato il Clero per gli auguri di Natale: “Portate parole di speranza”

Oggi, 21 dicembre, l’Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago, presso la Sala “Sancti Petri” dell’Episcopio di Catanzaro, ha incontrato i presbiteri e i diaconi della diocesi per lo scambio di auguri natalizi.

 

Mons. Maniago, ricordando il “momento particolare, dovuto alle tante difficoltà che la guerra e la pandemia ci stanno portando”, ha chiesto ai presenti di portare parole di speranza alle loro comunità parrocchiali in occasione di queste festività.

 

“In questi giorni di Natale – ha sottolineato l’Arcivescovo – che le nostre omelie siano annunci di speranza”. Ha poi ricordato che da quasi un anno è nella nostra Diocesi: “Abbiamo gustato l’ebrezza di questo tratto insieme. Ho vissuto intensamente il periodo estivo visitando la maggior parte delle parrocchie e partecipando alle varie feste patronali, ammirando anche la bellezza dei tanti paesi che abbiamo sul nostro territorio. È stato un periodo intenso, ma vissuto senza sentirne la pesantezza, anzi vissuto pienamente con gioia e vi ringrazio perché abbiamo camminato insieme. Certamente è un primo passo, ma dovremmo camminare insieme con passo più slanciato. Tutti dobbiamo contribuire a far crescere la nostra comunità e a fare la nostra parte nel presbiterio, dal più giovane al più anziano”.

 

A conclusione dell’incontro, Mons. Maniago ha augurato a tutti i presbiteri e ai diaconi un Santo Natale e ha chiesto loro di portare i suoi auguri a tutte le comunità, ricordando in particolar modo gli ammalati e quanti sono in difficoltà.

 

Infine, il Vicario Generale, don Salvatore Cognetti, a nome del presbiterio, ha formulato gli auguri a Mons. Maniago. Ha messo in risalto la capacità di dialogo, di accoglienza e di ascolto del presule, pastore amato dalla gente per la sua umana disponibilità e per la capacità di comunicare con semplicità, parlando al cuore delle persone. “La nostra comunità diocesana – ha detto don Cognetti – sta davvero vivendo una esperienza bella di comunione e di ascolto!“.