La Settimana Liturgica importante appuntamento di riflessione e di approfondimento sull’arte del celebrare

Sarà l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, dal 26 al 29 agosto, ad ospitare la 74.ma edizione della “Settimana Liturgica Nazionale” organizzata dal “Centro di Azione Liturgica” (CAL), l’associazione di cultori di liturgia e di operatori pastorali voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana.

 

Il presidente del Centro, l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago, intervenendo a Modena alla conferenza stampa di presentazione assieme a S.E. Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola, ha spiegato che “si tratta di un appuntamento che il Centro di Azione Liturgica realizza in varie Diocesi d’Italia, perché lo spirito autentico della riforma liturgica possa essere conosciuto e approfondito da tutte le realtà della Chiesa, non soltanto dai sacerdoti, dai religiosi e dalle religiose, ma da tutto il popolo di Dio”.

Riferendosi al titolo dell’assise “Popolo di Dio e Ars celebrandi. Nella liturgia la vera preghiera del popolo di Dio”, Mons. Maniago ha sottolineato che “ogni battezzato ha il diritto e dovere di partecipare a quest’azione comune”. L’Arcivescovo ha aggiunto che “è venuto meno il divario che separava i fedeli dai celebranti: da allora tutti quanti celebrano e vivono questa liturgia che, in continuità con quanto praticato dalle prime comunità cristiane, è incontro con il Signore. Si tratta di un dialogo il cui linguaggio si nutre dalle Scritture e mantiene degli elementi costanti, nonostante i tempi cambino”.

 

L’appuntamento vedrà la presenza di qualificati relatori come Mons. Giammarco Busca, vescovo di Mantova e presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia della CEI; P. Ermes Ronchi, biblista e scrittore; Mons. Vittorio Viola, segretario del Dicastero per il Culto Divino; Mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione.

 

“Saranno delle riflessioni certamente molto pensate – ha aggiunto Mons. Castellucci – e spero che sarà anche una settimana partecipata. Si cercherà, come sempre, di recuperare il cuore della liturgia che non è mai un cerimoniale ma è sempre un’esperienza di accoglienza del mistero”.