La Quaresima: tempo di conversione e rinnovamento nel Giubileo

La Quaresima che inizia con il solenne rito delle Ceneri rappresenta un momento privilegiato di conversione e rinnovamento per ogni credente. Quest’anno, in particolare, il tempo quaresimale si inserisce all’interno della cornice giubilare, diventando un’opportunità unica per rimettere al centro della nostra vita la relazione con Dio, con il prossimo e con noi stessi.

Nel suo messaggio rivolto ai presbiteri e alle comunità della Diocesi, l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago, ci invita a cogliere questa Quaresima come un’occasione di conversione, per ricostruire ciò che, a causa della distrazione, della fatica o delle prove della vita, si è allontanato dal progetto evangelico del Signore. Il Giubileo, infatti, è un tempo di grazia per “ritornare a casa”, per riscoprire la misericordia di Dio e lasciarsi rinnovare dalla sua bontà.

Mons. Maniago richiama l’importanza dei tre pilastri quaresimali: la preghiera, che rigenera la nostra relazione con Dio; l’elemosina, che rinsalda il nostro legame con il prossimo; il digiuno, che ci aiuta a riscoprire la nostra verità interiore. In un mondo in cui è più facile “buttare via” piuttosto che riparare, il Signore ci invita a riscoprire il valore della riconciliazione, per uscire dalla mediocrità e dall’abitudine, e ritrovare la freschezza della fede.

Un punto centrale del messaggio dell’Arcivescovo è l’invito a riscoprire il sacramento della Confessione. Egli esorta le comunità a mettere a disposizione spazi e tempi adeguati per vivere un’esperienza profonda del perdono di Dio. La Riconciliazione non è solo un atto individuale, ma ha un valore comunitario: il peccato indebolisce tutta la Chiesa e il perdono la ricostruisce. Per questo motivo, si incoraggiano le celebrazioni comunitarie della Riconciliazione, momenti di preghiera e confronto con la Parola, nonché la partecipazione all’iniziativa delle “24 Ore per il Signore”, prevista per il 28 e 29 marzo.

Il Giubileo è anche l’occasione per sanare le divisioni e ricostruire le relazioni all’interno della comunità cristiana. Un segno concreto di questo cammino è lo scambio della pace durante l’Eucaristia, che deve essere vissuto con consapevolezza, superando tensioni e incomprensioni. La Quaresima diventa così un tempo per rafforzare il tessuto comunitario, per abbattere i muri della chiusura e aprirsi all’incontro sincero con i fratelli e le sorelle nella fede.

Mons. Maniago invita anche a una riflessione sulle attività pastorali delle nostre comunità. La Quaresima può essere il tempo per una verifica del nostro impegno ecclesiale: ciò che facciamo ha ancora una forte valenza evangelizzatrice o rischia di diventare una semplice routine? È l’occasione per riscoprire il valore dell’anno liturgico come percorso di crescita spirituale, valorizzando i tempi forti e curando la qualità delle celebrazioni, affinché siano veri momenti di incontro con Dio e tra i fedeli.

L’Arcivescovo suggerisce di usare questo tempo per progettare nuove iniziative pastorali, in particolare nell’ambito della catechesi e della carità. Guardare al futuro con speranza significa trasmettere entusiasmo e rinnovare la nostra testimonianza cristiana nel mondo.

Il cammino quaresimale troverà il suo momento culminante nella Messa Crismale del 16 aprile, mercoledì santo, nella Basilica Concattedrale “Santa Maria Assunta” di Squillace. Sarà un’occasione per raccogliere tutti i frutti del nostro percorso di conversione e affidarli al Signore, che “fa nuove tutte le cose” nella sua Pasqua.

In questo itinerario, ci accompagna Maria, Madre della Speranza, affinché il nostro cammino quaresimale porti frutti autentici e ci conduca con cuore rinnovato alla gioia della Risurrezione.