La “Croce della Misericordia” fa tappa al carcere di Catanzaro

Continua il “pellegrinaggio della speranza” della “Croce della Misericordia”, realizzata dai detenuti del carcere di massima sicurezza di Paliano e benedetta da papa Francesco il 14 settembre 2019, negli Istituti Penitenziari di tutta Italia.

 

Oggi, sabato 27 maggio, ha fatto tappa anche a Catanzaro presso l’Istituto penitenziario “Ugo Caridi”. La direttrice, dott.ssa Patrizia Delfino, il cappellano, don Giorgio Pilò, e gli agenti della polizia penitenziaria hanno ricevuto la Croce direttamente dalle mani dell’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago, per portarla in tutti gli ambienti del carcere: i padiglioni dei reclusi, gli uffici amministrativi, l’area educativa, il reparto ospedaliero, affinché la sua benedizione e il suo annuncio di salvezza arrivino a tutti, in particolare ai detenuti

 

Sul legno sono dipinte scene bibliche di liberazione, di riscatto e di redenzione, ma anche le immagini di mamme in carcere con i loro bambini e l’Arcivescovo ha ricordato ai presenti come la Croce, da strumento di grande sofferenza, è diventata segno di speranza e di vita.

 

La Peregrinatio Crucis nelle carceri d’Italia vuole essere, dunque, secondo le intenzioni dei 250 Cappellani, «la vicinanza pastorale della Chiesa verso il mondo recluso per offrire la gioia del Vangelo, la forza per rialzarsi e il coraggio di riprendere in mano la bellezza della libertà della vita con l’umiltà di riconoscere i propri errori e chiedere perdono a Dio Padre ricco di misericordia».