Nella Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro, gremita di fedeli e autorità civili e militari, nel corso della Solenne Concelebrazione Eucaristica per la solennità di San Vitaliano, Patrono della Diocesi e della Città, il Nunzio Apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig, ha imposto il pallio Nomine Summi Pontificis all’Arcivescovo Metropolitani Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago.
Simbolo di un legame speciale con il Papa, “il Pallio – ha spiegato il Nunzio Apostolico – esprime inoltre la potestà che, in comunione con la Chiesa di Roma, l’Arcivescovo Metropolita acquista di diritto ed esercita nella propria giurisdizione”. Mons. Tscherrig ha salutato il Popolo di Dio della Chiesa Diocesana anche a nome del Santo Padre Francesco, che ha l’onore di rappresentare in questa nobile Nazione e che lo ha incaricato di imporre, durante questa solenne Eucaristia, il Pallio al nuovo Arcivescovo.
La lana di agnello utilizzata per il Pallio “rappresenta – ha ricordato il Nunzio Apostolico – la pecora perduta, malata o debole, che il Pastore porta alle sue spalle per condurla alle acque della vita. La parabola della pecora perduta, che il Pastore cerca nel deserto, era per i Padri della Chiesa il mistero di Cristo e della Sua Chiesa. Tutti noi siamo quella pecora perduta nel deserto, che non è più in grado di trovare il sentiero. È Cristo per primo che ci porta alle sue spalle per ricondurci alla comunione con gli altri e pertanto il Pallio, che impongo all’Arcivescovo, si converte così nel simbolo della missione principale e per eccellenza del Pastore”.
Mons. Tscherrig ha sottolineato, inoltre, che tale occasione è anche una opportunità per ricordare e riflettere sulla missione dell’Arcivescovo Metropolita, che presiede una provincia ecclesiastica, composta da altre diocesi dette suffraganee. Alla celebrazione, infatti, erano presenti l’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Mons. Angelo Raffaele Panzetta, e il neo vescovo di Lamezia Terme, Mons. Serafino Parisi. Presente anche il Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò.
Infine, l’esortazione del Nunzio Apostolico nel ricordo di San Vitaliano: “Papa Francesco ci dà un’idea chiara e semplice della santità presentando le Beatitudini: come il Patrono Vitaliano, santo è colui che compie una missione, testimoniando che le tenebre del mondo sono state vinte da Cristo Risorto, che illumina l’esistenza del mondo. Il discepolo non ricerca il consenso, ma si sforza di essere una presenza costruttiva nella missione affidata; e San Vitaliano è santo perché non ha deviato nella sua missione! Solo amando avremo pertanto la certezza che la nostra vita porterà frutto. Maria Santissima ci aiuti in questo cammino che ci porterà verso Lui, Sole che non tramonta”.