Dialogo e ascolto: le nuove linee per la catechesi degli adulti

“Guardare alla concretezza della vita degli adulti, a superare i luoghi comuni e rintracciare insieme delle linee e degli orientamenti capaci di accogliere le differenze e le originalità di ciascuno per metterle, così, a servizio della trasmissione della fede”. Questo l’invito dell’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago, ai componenti della “Commissione regionale per la dottrina della Fede, annuncio e catechesi” che si è riunita nei giorni scorsi a Lamezia Terme (CZ). 

All’incontro hanno partecipato i referenti diocesani dell’Apostolato Biblico, del catecumenato e della catechesi alle persone con disabilità. 

 

L’intento dei lavori, presentati da Mons. Maniago e da don Franco Liporace, è stato quello di ritrovarsi, dopo il Convegno di Amantea (CS), per condividere responsabilità e passioni, compiere passi comuni e sognare insieme cammini generativi per la catechesi in Calabria che partano dall’ascolto della Parola di Dio e siano improntate al dialogo e all’ascolto reciproco. 

La segretaria regionale Veronica Vaccaro ha tracciato la sintesi dei lavori del Convegno di Amantea del 13 e 14 aprile 2024 che hanno avuto come oggetto la catechesi degli adulti. Il Convegno ha fatto emergere la rilevanza della comunità cristiana nel processo generativo della fede. Le criticità con cui confrontarsi sono: l’autoreferenzialità, la superstizione che incide nella pietà popolare, le difficoltà con cui si confrontano le famiglie ed il diffuso senso di solitudine. Allo stesso tempo i delegati delle Chiese di Calabria hanno condiviso il bisogno di formazione, il bisogno di far dialogare il Vangelo e la vita oltre che la necessità di rigenerare, nella nostra terra, la catechesi degli adulti.

 

Don Ferdinando Fodaro, direttore dell’ufficio catechistico di Catanzaro-Squillace, ha presentato il documento finale del Sinodo ed i lineamenti della prossima assemblea sinodale della Chiesa italiana, che si tiene a Roma dal 15 al 17 novembre 2024, rintracciando in essi lineamenti le sollecitazioni che provocano la catechesi. Il punto da cui partire è l’impegno per riacquisire la coscienza che, la natura stessa della Chiesa è la missione e l’elemento su cui maggiormente occorre soffermarsi è la dinamica comunionale che spinge i credenti a condividere i propri carismi mettendoli al servizio dell’evangelizzazione. Il compito che viene affidato alla Chiesa è quello di prendere «consapevolezza che la chiamata alla missione è contemporaneamente la chiamata alla conversione di ogni Chiesa particolare e della Chiesa tutta, nella prospettiva indicata nell’Esortazione Apostolica Evangelii gaugium» (Conferenza Episcopale Italiana, Lineamenti prima assemblea sinodale delle Chiese che sono in Italia, Premessa III). 

 

Infine don Agostino Stasi – referente regionale della catechesi alle persone con disabilità – dopo il resoconto sul corso di formazione regionale di catechesi inclusiva ha presentato il tema del Giubileo 2025, mettendo in risalto come la speranza che nasce dall’amore di Dio ci chiede di osservare i segni dei tempi per accogliere le provocazioni che Dio sta offrendo alla Sua Chiesa. A seguire si è aperto il dibattito assembleare, molto appassionato e fruttuoso che ha permesso ai Direttori diocesani e ai referenti di settore di indicare prospettive per un lavoro comune a servizio della Chiesa di Calabria. 

 

A chiusura dei lavori don Franco Liporace, ha sollecitato i presenti a dare concretezza ai tanti progetti emersi.