
“In cammino con te”, il percorso di formazione sulla Catechesi Inclusiva promosso dall’Ufficio Catechistico dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, ha fatto tappa a Soverato (CZ), presso l’Istituto “Maria Ausiliatrice”.
Un itinerario iniziato lo scorso anno, fortemente voluto dall’Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago per garantire a ogni membro della comunità una formazione spirituale e sensibilizzare gli operatori pastorali sull’importanza di strutturare gli incontri di catechesi, e non solo, in modo accogliente e inclusivo.
A moderare e aprire il momento plenario, con una preghiera-riflessione, è stata sr. Stefania, Madre Superiore dell’Istituto “Palazzolo” di Catanzaro.
Don Ferdinando Fodaro, Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, ha illustrato i principi teologici che valorizzano la persona, sottolineando come ogni essere umano sia creato a immagine e somiglianza di Dio, con diversi riferimenti all’Evangelii Gaudium.
La dott.ssa Roberta Critelli, pedagogista e docente, ha evidenziato l’importanza di una nuova modalità di comunicazione nella costruzione della relazione con l’altro, ponendo al centro la persona e non i suoi limiti. Ha inoltre sottolineato la necessità di un atteggiamento inclusivo e di fiducia nelle capacità dell’individuo, senza pietismi o etichette pregiudizievoli.
La dott.ssa Sara Dolce, logopedista, dopo un excursus sulle classificazioni e sulla multidimensionalità della persona in ambito clinico, si è soffermata sui disturbi specifici dell’apprendimento. Ha evidenziato come una catechesi narrativa, basata su storytelling e immagini, possa favorire l’apprendimento nei bambini con neurodivergenza.
A seguire, la dott.ssa Eleonora Dardano ha approfondito il funzionamento della persona con autismo, offrendo strategie per strutturare l’ambiente catechistico e suggerendo l’utilizzo di ausili visivi per facilitare la partecipazione dei bambini alla Santa Messa e ai Sacramenti.
A concludere l’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi catechisti provenienti dalle parrocchie di Davoli, Stalettì, Guardavalle, Satriano, Palermiti e dalle comunità limitrofe, è stata la toccante testimonianza di Francesca e Alfonso, genitori del piccolo Diego. Con parole di fede e amore, hanno raccontato il loro percorso di accoglienza della genitorialità come un dono del Signore.
Un evento, dunque, che non segna una fine, ma l’inizio di un cammino di presenza viva e costante nelle parrocchie, affinché l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace diventi sempre più una comunità a misura di tutti, nessuno escluso!