Un abbraccio di fede e gratitudine per il Cardinale Battaglia

Un momento di grazia e di intensa emozione quello vissuto dalla comunità di Catanzaro-Squillace nella celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. Mons. Domenico Battaglia, recentemente creato cardinale da Papa Francesco. Un ritorno carico di affetto e riconoscenza quello di “don Mimmo”, il quale ha voluto condividere con la sua terra d’origine la gioia di questo dono ricevuto dalla Chiesa universale.

L’evento, svoltosi nella splendida cornice della Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro, ha visto la partecipazione di numerosi sacerdoti, diaconi, religiosi, rappresentanti di confraternite, movimenti e gruppi ecclesiali e un gran numero di fedeli laici, accorsi per manifestare la loro vicinanza e il loro affetto al Cardinale Battaglia.

Dopo i saluti iniziali, S. E. Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, ha rivolto parole di profonda gratitudine e comunione, sottolineando il cammino che la Chiesa locale sta compiendo nel rispondere all’invito di Papa Francesco a rimettere al centro ciò che veramente conta.

L’Arcivescovo ha espresso tre parole per riassumere  le emozioni dell’assemblea e della Diocesi tutta: gioia, «perché il Santo Padre ha scelto un figlio di questa terra per far parte del Collegio Cardinalizio»; grazie, «al Signore per questo dono»; insieme, perché «ti sentiamo e ti sentiremo sempre uno di noi e vogliamo camminare insieme a te, come tu camminerai insieme a noi, nella Santa Chiesa di Dio».

Nella sua omelia, il Cardinale ha espresso la sua profonda gioia per essere tornato nella comunità che lo ha visto crescere e maturare nella fede. Rivolgendosi a sacerdoti, religiosi, fedeli e alle autorità presenti, ha sottolineato il valore del camminare insieme, della fraternità vissuta come dono e della bellezza della Chiesa come madre accogliente. Il cuore del suo discorso, poi, ha toccato il tema dell’amore cristiano, che non si fonda su possesso e controllo, ma su dono e accoglienza reciproca.

Partendo dal brano evangelico del giorno, ha evidenziato come la durezza del cuore umano spesso generi divisioni e ripudi, mentre Dio ha pensato l’amore come unità e comunione: «Gesù ci invita a fare un passaggio: dalla logica del possesso a quella del dono. L’amore vero non è trattenere, non è avere l’altro sotto controllo, non è dire tu mi appartieni. È, piuttosto, io ti accolgo, io ti riconosco come dono, io mi dono a te».

Un messaggio che va oltre il contesto matrimoniale, abbracciando ogni relazione umana, dalle amicizie alle comunità ecclesiali, fino all’amore per la Chiesa stessa.

Un passaggio particolarmente toccante è stato l’appello del Cardinale a non ripudiare la Chiesa, anche quando sembra distante o imperfetta: «Non è un’assemblea di perfetti, ma una comunità di fragili che camminano insieme, inciampano, si rialzano. Se ti scandalizza la sua miseria, resta e aiutala a diventare più bella. Se ti ferisce la sua durezza, resta e contribuisci al suo cammino facendo vibrare tra le sue braccia la tenerezza del Vangelo attraverso la testimonianza della tua vita».

Un invito a riscoprire la Chiesa come madre premurosa, capace di accogliere me rialzare, lontana da rigidità burocratiche e vicina alle sofferenze del popolo.

Nel concludere la sua omelia, il cardinale Battaglia ha ribadito l’importanza dell’unità all’interno della Chiesa: «Chiesa mia, custodisci l’unità: è il volto più bello dell’amore. Non c’è Chiesa senza comunione, non c’è comunità senza legami vivi e autentici. […] L’amore vero non frantuma, non isola, non crea distanze: l’amore vero unisce, ricuce, tiene insieme».

Un monito rivolto sia al clero che ai fedeli perché «solo una Chiesa unita nell’amore può essere segno credibile del Vangelo della Pace in questo tempo lacerato da conflitti, tensioni, individualismi, indifferenza!».

Infine, il Cardinale ha affidato questo sogno alla protezione della Vergine Maria, invocando la sua intercessione affinché la Chiesa di Catanzaro-Squillace continui ad essere testimone dell’amore gratuito di Dio e della bellezza della fraternità cristiana.

La celebrazione si è conclusa in un clima di gioia, con l’assemblea che ha manifestato affetto e gratitudine a S. Em. Mons. Battaglia per la sua testimonianza di fede e per il legame mai spezzato con la sua terra natale.

Prima della benedizione finale, Mons. Salvatore Cognetti, Vicario Generale della Diocesi, ha rivolto un sentito ringraziamento al cardinale Battaglia per gli anni trascorsi insieme nel presbiterio di Catanzaro, ricordando il suo ministero vissuto con umiltà e dedizione. A nome della Diocesi, gli ha poi consegnato un doppio omaggio: le acicule, necessarie per il Pallio, simbolo di unità con la Chiesa di Roma, e un’offerta in denaro destinata a un’opera caritativa nella città di Napoli, dove il Cardinale presta attualmente servizio.

Un gesto concreto di comunione e vicinanza che ha sottolineato il profondo legame tra la Chiesa di Catanzaro e il suo figlio divenuto cardinale.

Un evento, dunque, che ha rafforzato il senso di comunità e che rimarrà impresso nei cuori di quanti vi hanno partecipato, come segno di speranza e di rinnovato impegno nel cammino ecclesiale.