“Cari ragazzi e care ragazze, oggi San Francesco di Assisi ci ricorda di pregare perché il Signore faccia, di ognuno di noi, strumenti di pace, della sua pace. Per farlo dobbiamo imparare a vivere con un amore grande che sia rispettoso della nostra vita e di quella degli altri”.
Queste le prime, significative e incisive parole pronunciate dall’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace S.E. Mons. Claudio Maniago, rivolte ai giovani che hanno gremito la Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro, per partecipare alla Santa Messa per l’inizio del nuovo anno scolastico promosso dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Scolastica in collaborazione la responsabile dell’Ufficio I.R.C. Rosaria Marino.
“Francesco – ha aggiunto il presule – ci ricorda che non dobbiamo mai dimenticare che è importante scoprire e vivere l’essenziale. Oggi non possiamo non pensare che anche il nostro anno scolastico inizia in un contesto molto problematico a livello mondiale, segnato da alcune ferite alle quali nessuno sembra mettere fine. La ferita della guerra è manifestazione di un contesto culturale che si impoverisce. Il mondo deve vivere in pace ma quando mancano le argomentazioni entrano in campo le armi. È una ferita grave che crea vittime innocenti e nessuno deve attentare la vita degli altri”.
Continuando nella sua riflessione, Mons. Maniago, ha aggiunto che “La guerra è espressione di una violenza che la nostra società vive, come anche la violenza verbale. Anche nella scuola purtroppo la violenza arriva in un modo subdolo facendo danni enormi”.
“Il Signore illumini i grandi della terra – ha concluso l’Arcivescovo – ma anche noi, a ricercare la pace: dobbiamo essere persone che sappiano cercare sempre il bene! Auguri, perché la nostra scuola sia luogo e strumento di pace! Perché la scuola sia comunità di pace!”.