“Fatemi almeno sottolineare che un’autentica comunità parrocchiale sa vivere la scelta preferenziale dei poveri. Non è un optional, ma una dimensione essenziale dell’essere cristiano”.
Così scriveva Mons. Antonio Cantisani in un’omelia del 2014, pubblicata nel suo libro: “La Parola non può fermarsi. Altre riflessioni di un vescovo emerito”.
E questa “scelta preferenziale dei poveri” egli l’ha vissuta durante tutta la sua vita terrena, fino al termine di essa. Così, infatti, si legge nel suo testamento: “Dei quadri che si trovano nell’appartamento ove abito in Seminario, fatta eccezione di quelli strettamente personali e familiari, si farà una mostra di beneficenza e il ricavato sarà devoluto per i poveri della Caritas Diocesana di Catanzaro. Lo stesso sarà fatto per i piccoli regali che rimangono” (cfr. punto 3 testamento olografo).
Per questo motivo, con alcuni oggetti a lui appartenuti, sarà allestita una mostra di beneficenza – resa possibile grazie anche all’impegno dei suoi familiari e di don Massimo Cardamone – proprio nella sede della Caritas diocesana, in Via dell’Arcivescovado n. 25, dove spesso, dopo aver celebrato la S. Messa nella chiesa del “Rosario”, Mons. Cantisani passava per un saluto e per “raccogliere” notizie sui tanti poveri che – anche da vescovo emerito – continuavano a bussare alla sua porta.
Le donazioni ricevute saranno utilizzate interamente per gli aiuti a quanti continuamente si rivolgono al nostro Centro di Ascolto.
La mostra sarà inaugurata mercoledì 26 ottobre – a una settimana dal ricordo del suo compleanno – alle ore 10:30, alla presenza del nostro Arcivescovo Mons. Claudio Maniago, che ringraziamo per la sua sollecitudine di Pastore e per il continuo sostegno alle opere della Caritas.
Nei giorni successivi all’inaugurazione, si potrà visitare la mostra lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:00.
Cogliamo l’occasione per rendere ancora grazie al Signore per il dono del lungo episcopato con cui Mons. Cantisani ha servito la nostra Arcidiocesi, anche attraverso questo gesto di carità verso i suoi amati poveri.